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 "Non è facile riassumere in poche righe una vita passata ed un sogno futuro..."

 

   Pino Tipaldo nasce in un piccolo paese del meridione, dal quale all’età di tre anni si trasferisce con la famiglia a Parigi, dove risiede "...con sufficiente serenità"  fino ai tredici, momento in cui ritorna in Italia. Il cambiamento di lingua, di amici e di ambiente crea in lui non poche difficoltà. La formazione scolastica ne risulta fortemente penalizzata "...ma trovai conforto nel disegno, in quanto risultava universalmente leggibile".  Autodidatta per necessità, fatica non poco ad arrivare agli attuali livelli culturali e pittorici. La sua ricerca fu per molti anni varia ed incostante. Come riferimenti pittorici lui stesso cita, tra gli artisti del 900, Picasso e Dix. 

   Ama il cubismo, il futurismo e l’espressionismo. Il contrasto ideologico ed artistico esistente tra Boccioni e Dix lo affascina e stimola. "L’esaltazione vitale FuTuRiStA e l’umana disperazione dell’espressionismo fanno parte del mio contraddittorio. Credo, ad essere sinceri, che l’umanità intera non sappia se esaltarsi o disperarsi guardando al domani, vivendo il presente". 


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